Cibo prodotto con energia rinnovabile: la Toscana ha trovato la sua accoppiata vincente
In Toscana la tradizione della buona tavola è una vocazione, e con essa il rispetto della natura che regala ancora oggi prodotti dal sapore unico. E’ proprio per mantenere questi sapori che le energie rinnovabili sono così importanti nella filiera produttiva toscana, tanto da diventare un segno distintivo delle aziende che aderiscono alla comunità del cibo ad energie rinnovabili.
La comunità del cibo ad energie rinnovabili
La Comunità del cibo a energie rinnovabili nasce ufficialmente nel 2009, in una zona tra Pisa, Siena e Grosseto, la stessa di cui vi abbiamo parlato riferendoci ai siti geotermici più importanti d’Italia.
La comunità toscana del cibo a energie rinnovabili è la prima a livello mondiale che si occupa proprio di tutelare i cibi prodotti con energie rinnovabili. A differenza dei diversi enti di promozione slow food, infatti, la comunità del cibo a energie rinnovabili non solo promuove cibi realizzati con filiera corta nella regione Toscana, ma richiede alle aziende di avere un ciclo produttivo alimentato per la maggior parte da energie rinnovabili: energia geotermica in primis, ma anche energia solare ed energia eolica.
I soci della comunità del cibo a energie rinnovabili
Le aziende che fanno parte della comunità del cibo a energie rinnovabili sono aziende rigorosamente toscane che producono olii e formaggi, ma anche pane, aromi e piante aromatiche, frutta, verdura, confetture, salumi, e addirittura birra. Attualmente la comunità ha una dozzina di soci, ma siamo certi che siano destinati ad aumentare, dato che il tema delle energie rinnovabili sta a cuore ad un numero sempre maggiore di imprenditori.
I progetti di sensibilizzazione verso le energie rinnovabili
Oltre alla promozione commerciale di cibi a kilometro zero e prodotti con energia pulita, come ad esempio la partecipazione al Salone del Gusto, la comunità del cibo a energie rinnovabili organizza anche interventi sul territorio per sensibilizzare i cittadini ad un’alimentazione sana, equilibrata e amica dell’ambiente. Gli interventi nelle scuole cercano di educare le nuove generazioni al rispetto dell’ambiente, mentre gli aperitivi con gusto e gli altri eventi mirano a far assaggiare i prodotti realizzati con filiera corta ad energia pulita e dimostrare così tutto il loro gusto ecosostenibile.
Manca poco all’EXPO 2015, che ha come tema principale proprio il buon cibo italiano. Speriamo quindi che la comunità del buon cibo a energie rinnovabili riesca con questo evento mondiale ad ottenere visibilità e ad estendere la sua filosofia alle altre regioni italiane, perché anche le generazioni future hanno diritto ad assaporare i piatti che hanno fatto grande la nostra terra, gustandoli in tutto il loro sapore genuino e naturale.