Dispersi su un’isola deserta? Ecco 5 trucchi per lanciare un SOS e farsi trovare
Sei un amante dei viaggi avventurosi e il rischio di finire su un’isola deserta senza sapere come tornare a casa non è così remoto? Questo è l’articolo per te. Ecco cinque tecniche di SOS che potrebbero salvarti la vita!
Viaggiare è bellissimo, si abbracciano culture nuove, si assaggiano cibi mai provati prima, si conoscono persone che difficilmente si sarebbero incontrate.
Ci sono però viaggi e viaggi. Viaggi organizzati a puntino e viaggi avventurosi che trasmettono sensazioni di libertà e adrenalina mai provate prima.
E cosa c’è di meglio, per un amante dell’avventura, del perdersi su un’isola completamente deserta per assaggiare un pizzico di quelle emozioni che solo chi ha vissuto un’avventura simile conosce davvero?
Bello vero?
Ma se, tutto ad un tratto, ti accorgessi di non poter più ritornare nel tuo mondo? Se rimanessi isolato in quel luogo incontaminato?
Meglio prevenire.
In questo articolo ti mostreremo come lanciare un SOS con le poche risorse che potresti avere a disposizione.
Sei pronto per prendere appunti?
Come usare i sassi per lanciare un SOS
Impossibile che lungo la spiaggia o nell’eventuale fitta vegetazione antistante non ci siano pietre di varia grandezza.
Guardati intorno e cerca di avvicinarle alla zone dell’isola più in vista. L’ideale sarebbe posizionarle su un’area di sabbia bianchissima.
A questo punto, avvicina i sassi in modo da scrivere a caratteri cubitali il messaggio ‘SOS’. Questo potrebbe essere facilmente avvistato da aerei o da elicotteri di passaggio.
Come costruire una zattera con il legno
Anche se la navigazione non fosse esattamente la propria attitudine, costruire una zattera ed iniziare a spostarsi almeno a qualche chilometro dalla costa potrebbe essere d’aiuto e potrebbe permettere di incontrare qualche nave di passaggio pronta a caricare un povero naufrago.
Taglia dunque dei tronchi non molto spessi e fermali con delle corde o con delle liane recuperate dalla vegetazione dell’isola.
Ricorda di guardare attentamente tutto ciò che hai intorno. Qualsiasi cosa, in condizioni di pericolo, potrebbe rappresentare dell’ottimo materiale per costruire un’imbarcazione resistente quanto basta per sfidare il mare e trarsi in salvo.
Perché accendere un fuoco?
Utilissimo per cucinare quelle poche scorte che potremmo avere con noi o per cuocere quelle materie prime trovate in loco, un fuoco non soltanto potrebbe rappresentare un’ottima forma di sostentamento, ma il fumo e la luce, soprattutto di notte, potrebbero rappresentare un’ottima fonte di segnalazione per chi si trovasse nei dintorni per metterci in salvo.
Vetro per riflettere
Binocoli rotti, occhiali di qualche avventore, bottiglie ormai vuote possono essere degli ottimi mezzi per riflettere la luce del sole e mandare così dei chiari segnali di vita da un luogo che in teoria dovrebbe essere disabitato.
E’ importante giungere nel punto più alto dell’isola per lanciare meglio il segnale.
Messaggio in bottiglia
Molto letteraria come opportunità, ma se la costa del primo luogo abitato non dovesse essere lontana, un messaggio in bottiglia potrebbe essere un ottimo modo per raccontare la propria storia e richiedere immediatamente un aiuto. Ovviamente se sull’isola si dovesse trovare della carta, una bottiglia e qualunque cosa utile per scrivere il messaggio.
Ancora un paio di curiosità per orientarsi
Sapevi che posizionando il palmo della mano parallelamente al terreno e in corrispondenza della fine del sole, puoi sapere quanto tempo rimane prima che calino le tenebre? Proprio così, l’altezza del palmo di una mano adulta misura approssimativamente un’ora di luce.
Come fare, invece, per orientarsi senza una bussola?
Semplicemente con un orologio analogico, puoi puntare la lancetta delle ore contro il sole: a metà strada tra quella lancetta e le 12 c’è il sud.
Detto ciò, puoi trovare facilmente anche tutti gli altri punti cardinali.