Eco-stadi brasiliani made in Italy per un mondiale ad impatto zero
I mondiali brasiliani fanno parlare di sé anche per i loro stadi: 7 campi da calcio completamente ecosostenibili, che abbassano l’impatto energetico durante le partite e offrono energia pulita sul lungo termine per la terra carioca.
Il tema mondiali è sulla bocca di tutti, ma oltre ai risultati delle partite, ai giocatori e ai goal, c’è un aspetto che rende i mondiali 2014 veramente speciali: il loro impatto energetico.
Alcuni degli stadi brasiliani che ospitano le migliori squadre di calcio al mondo, infatti, sono stati interamente ristrutturati per essere accoglienti, ampi, ma soprattutto all’avanguardia dal punto di vista delle energie rinnovabili. Esempi di ottima Green Architetture, gli stadi dei mondiali 2014 sono stati dotati di impianti fotovoltaici che ne abbattono l’impatto energetico, ma non solo. Il National Stadium di Brasilia, per esempio, oltre all’impianto fotovoltaico, dispone di un sistema del recupero dell’acqua piovana che viene poi utilizzata per l’irrigazione, ha una copertura antismog a biossido di titanio che trasforma gli ossidi di azoto in sali minerali solubili e non nocivi per l’uomo, e più di ogni altra cosa è attrezzato con un parcheggio di 3500 posti per biciclette. Uno stadio a impatto zero, dunque, che offre partite eco-sostenibili e accoglie più volentieri tifosi attenti alle tematiche ambientali.
Oltre alla nazionale, l’Italia porta in Brasile tutto il suo green know-how
L’Italia ha partecipato attivamente al grande progetto degli stadi eco-sostenibili, portando in Brasile il suo know-how e le sue conoscenze nel campo delle energie rinnovabili e della Green Architetture. La società Ingecon Sun di Castel Bolognese, infatti, si è occupata dell’installazione di 20 inverter per fotovoltaico sullo stadio di Rio de Janeiro, 5 nello stadio di Recife e 88 presso il Mineirao di Belo Horizonte. La società padovana Sunglass ha fornito il vetro necessario all’Arena Corinthians di San Paolo per realizzare sulla facciata est uno schermo con vetro curvo che permette una visione nitida a chiunque voglia vedere la partita, anche a 100 metri di distanza, mentre RadiciGroup ha fornito i componenti plastici ignifughi necessari per realizzare braccioli, perni e sedie all’interno degli eco-stadi.
Gli eco-stadi, una novità brasiliana?
Il progetto degli eco-stadi non è assolutamente una novità nel mondo del calcio, anzi. Già da diversi anni in Svizzera sono presenti stadi eco-sostenibili che, grazie a impianti fotovoltaici, producono energia per se stessi e per le zone limitrofe. A Berna, per esempio, lo Stade de Suisse produce 1,2 milioni di Kw di elettricità, coprendo così il fabbisogno dello stadio e di oltre 400 famiglie nei dintorni.
Anche in Italia esistono esempi di eco-stadio a bassissimo impatto ambientale, è il caso dello stadio di Ferrara, quello di Verona, o anche il nuovo Juventus Stadium a Torino.
Gli eco-stadi mondiali, un esempio ecosostenibile per il futuro
Sebbene non siano i primi, gli eco-stadi brasiliani sono quelli più all’avanguardia dal punto di vista della tutela ambientale e dell’impatto energetico. La visibilità che gli eco-stadi otterranno con i mondiali 2014, inoltre, è senza pari, per questo si spera che, prendendo spunto dagli stadi carioca, anche le altre nazioni inizino a creare stadi eco-sostenibili per offrire a tutti partite a impatto zero e amiche dell’ambiente!