Energia geotermica in Europa: teleriscaldamento e finanziamenti disponibili
La nuova frontiera delle energie rinnovabili sembra essere il teleriscaldamento geotermico: il calore della terra che permette di essere sfruttato per il riscaldamento di intere città. Ecco come si sta muovendo l’Europa a riguardo.
La presenza del teleriscaldamento geotermico in Europa
Sul territorio dell’Unione Europea ci sono circa 240 sistemi di teleriscaldamento geotermico. I paesi che ad oggi sfruttano maggiormente l’energia geotermica sono la Germania, l’Austria e la Svizzera ma, sebbene il numero di impianti sia in aumento, si tratta di un numero irrisorio se rapportato alle reali potenzialità del sottosuolo. L’Europa, infatti, potrebbe coprire un quarto del suo fabbisogno in materia di riscaldamento solo con l’energia geotermica!
I finanziamenti europei
Proprio per incentivare l’utilizzo di energia geotermica e il teleriscaldamento, l’Unione Europea ha già stanziato i finanziamenti necessari per poter permettere agli stati membri di installare impianti per la produzione di energie rinnovabili. Questi finanziamenti prendono il nome di NER 300 e, per quanto riguarda la geotermia, sono stati utilizzati dalla Croazia, per la produzione di 3MW di energia elettrica nella zona di Prelog, e dalla Francia, che vicino a Strasburgo prevede di produrre 6 MW di elettricità e 34 MW di calore. Ad oggi gli altri stati non hanno ancora fatto richiesta, ma si spera che anch’essi si muovano in fretta per sfruttare l’energia geotermica al massimo delle sue potenzialità.
Il progetto GeoDH
Oltre ai finanziamenti, in Europa è stato creato anche il progetto GeoDH che mira proprio alla creazione di distretti per il riscaldamento geotermico, cercando di superare le barriere burocratiche e finanziare che bloccano lo sviluppo della geotermia in Europa. Attualmente i principali distretti si trovano vicino a Parigi, a Monaco di Baviera e in Ungheria, ma potenzialmente il teleriscaldamento può essere installato in tutta Europa.
E l’Italia?
L’energia geotermica in Italia è una tradizione, basti pensare che proprio in Toscana ci sono stati i primi esperimenti per trasformare il calore della terra in energia elettrica. Sfortunatamente, però, il geotermico non ha ancora preso piede in modo massiccio. Se si escludono l’impianto toscano e altri due vecchi pozzi esplorativi per il metano che ora vengono usati per il geotermico a Vicenza e Ferrara, il nostro paese non presenta grandi impianti per lo sfruttamento dell’energia geotermica. Rispetto ad altri metodi di produzione di energia pulita, come ad esempio il fotovoltaico, infatti, la realizzazione di impianti geotermici in Italia deve confrontarsi con problemi burocratici, ma anche con le titubanze dei costruttori di impianti davanti al costo delle perforazioni e dell’incanalamento del calore. Ad oggi quindi la geotermia in Italia non è molto sfruttata, ma le sue potenzialità sono nettamente superiori a quelle di altri paesi europei, e quindi si spera che la situazione sia destinata a cambiare nel giro di pochi anni.