Tony Cairoli, storia del 7 volte campione del mondo!
Nel Motocross è ormai una leggenda: per 7 stagioni in cima al mondo, di cui 5 consecutive in MX1. Il siciliano Antonio Cairoli, per tutti Tony, è il vero fenomeno di uno sport che in Italia ancora fatica a sfondare come popolarità, ma che vanta uno dei migliori piloti della storia nostrana sulle 2 ruote.
In un paese di nemmeno 15 mila anime nella provincia messinese, 28 anni fa, nasceva un bambino che sarebbe diventato la leggenda assoluta di uno sport spettacolare come il motocross. Quel bimbo era Tony Cairoli, 7 volte vincitore del titolo mondiale della specialità: 2 campionati iridati, conquistati nel 2005 e nel 2007, nella classe minore MX2, e poi un filotto di 5 stagioni consecutive senza rivali in MX1, dal 2009 sino a quella del 2013, un’impresa che lo colloca tra i più grandi piloti di sempre di questo elettrizzante sport.
Gobbe, salti, derapate e ripartenze pazzesche, Tony Cairoli ha uno stile di guida inconfondibile, una classe unita alla grinta che rendono lui e la sua moto un connubio perfetto e vincente.
Anche la stagione 2014, ancora in corso e con 4 Gran Premi da disputare, lo vede in testa alla classifica mondiale e già i tifosi pregustano un qualcosa che avrebbe realmente dell’incredibile. Se Tony riuscisse a portare a casa anche il Mondiale di questa stagione i titoli iridati consecutivi diventerebbero 6 e salirebbero ad 8 quelli conquistati in carriera.
In Italia soltanto 3 piloti nella storia dei motori a 2 ruote hanno fatto meglio di lui: il leggendario Giacomo Agostini che per 15 volte è stato in cima al mondo, Valentino Rossi che per 9 stagioni ha saputo mettere la sua moto davanti a quella degli avversari e Carlo Ubbiali, pilota degli anni ’50, che nelle 12 stagioni disputate all’interno del circo del Motomondiale ha saputo conquistare 9 titoli assoluti.
Tony Cairoli è subito alle loro spalle e potrebbe avvicinarsi ancora di più già nelle prossime settimane.
Che fosse un predestinato lo si era capito sin da subito e la sua storia lo testimonia. Grazie alla passione per i motori e per le 2 ruote di papà Benedetto, il piccolo Antonio si ritrova già a 4 anni in sella ad una minicross, specialità in cui diventa un baby fenomeno vincendo titoli provinciali e regionali a ripetizione.
Ma quello era solo l’inizio: da quando il pilota messinese si è affacciato sulle piccole piste della Sicilia sono passati più di 24 anni e la promessa è diventata realtà, anzi leggenda.
Sono 71 i Gran Premi fin qui vinti in carriera da Tony e ben 115 i piazzamenti conquistati sui 167 GP totali a cui ha preso parte. Ogni 2 gare su 3 è salito sui gradini del podio, una media davvero impressionante.
Anche il numero che da sempre lo caratterizza, il 222, affonda le radici nel passato. La moto con il quale ha disputato la sua prima gara ufficiale, quando ancora battagliava tra le piste messinesi, aveva quello strano numero disegnato. Dopo diversi anni Tony ritrovò, tra le ragnatele di un garage, proprio la sua piccola compagna di avventure e dal quel momento decise di utilizzare per sempre il numero che, ormai sbiadito dal trascorrere del tempo, si intravedeva davanti al manubrio.
Ora gli anni sono passati e gli obiettivi sono sempre più chiari: nella storia del Motocross mondiale solo un pilota, il belga Stefan Everts, ha saputo fare meglio di lui, conquistando tra il 1991 ed il 2006 ben 10 titoli mondiali.
Un vero e proprio passaggio di testimone tra i 2: chiusa l’era del fiammingo Everts si è aperta quella del nostrano Cairoli che adesso punta dritto verso i record dell’ex collega, a soli 3 mondiali di distanza.
Soli perché il pilota siciliano ci ha abituato bene: in testa alla classifica nella stagione 2014 che si sta per concludere, Tony potrebbe mettere un tassello in più alla scalata verso il primato assoluto tra le gobbe fangose. E anche l’anagrafe è dalla sua parte: 29 anni ancora da compiere, 7 titoli mondiali conquistati ed uno praticamente in tasca ed ancora 5 anni almeno in cui poter gareggiare ad alti livelli.
Everts è stato l’esempio conquistando il suo ultimo mondiale a 34 anni.
Tony Cairoli ha l’opportunità di riscrivere la storia di questo sport e solo il tempo potrà darci questa risposta.