Turismo geotermico: dall’Islanda a Yellowstone passando per Taupo
Il serbatoio di calore che caratterizza gli impianti geotermici domestici viene costruito dall’uomo, ma in natura esistono da sempre bacini d’acqua calda che, grazie all’energia geotermica, vengono scaldati in modo naturale. Sono quelli che comunemente chiamiamo terme, e che si trovano in diverse zone del Pianeta, ma che in alcuni casi diventano particolarmente suggestive, tanto da essere il fulcro di pacchetti turistici creati ad hoc.
Ecco quindi qualche idea per una vacanza eco-sostenibile, all’insegna dell’energia geotermica!
Relax e tranquillità in Islanda
In Europa il bacino geotermico più conosciuto è sicuramente l’Islanda. La piccola isola del circolo polare artico, proprio per il freddo che la caratterizza, può contare ben poco sul settore primario e secondario, ma grazie all’attività geotermica del sottosuolo è stata in grado di dare una grande spinta al terziario, che oggi rappresenta più del 60% del PIL del paese. Geyser e bacini geotermici sono la meta ideale per chi cerca una vacanza all’insegna della Natura, ma anche della tranquillità e del relax. Il posto migliore per toccare con mano l’energia geotermica che scalda i freddi laghi nordici? La laguna Blu, chiamata così per il colore blu delle acque viste da lontano. Il colore dell’acqua, infatti, sembra blu, ma è in realtà bianco e deriva dai minerali affiorati in superficie con i processi geotermici che, alla luce solare, appaiono di un bel colore azzurro.
La forza della Natura a Yellowstone
Il parco di Yellowtone, diventato famoso per il buffo orso Yoghi che lo abita, è una zona caratterizzata da un’elevata presenza di bacini geotermici, sebbene in questo caso non ci si possa rilassare nelle acque termale, ma solo ammirare la forza dell’energia che affiora in superficie. Il più famoso esempio dell’attività geotermica del parco è sicuramente l’Old Faithful, il vecchio e fedele geyser che ogni giorno erutta regolarmente ogni 45 minuti. La forza della Terra fa sì che l’acqua venga letteralmente sparata fino a quasi 50 metri dal suolo, riempendo la zona circostante di una spruzzata di calore senza eguali. Ma la geotermia di Yellowstone non si limita al suo geyser: in tutto il parco, infatti, si possono notare piccoli laghetti che, se osservati attentamente, fumano, proprio perché le loro acque sono rese bollenti dall’attività geotermica del sottosuolo. La zona più caratteristica? Il punto del pittore (Artists Point) dove ogni bacino d’acqua calda che lo compone ha un colore differente, in base alla composizione del terreno che circonda il laghetto stesso.
L’ingenio umano incontra l’energia della Terra a Taupo – Nuova Zelanda
Pochi sanno che anche la Nuova Zelanda è una zona geotermica molto attiva, soprattutto nella zona di Taupo, nell’area settentrionale dell’isola. Anche qui, come a Yellowstone, si trova un geyser capace di spruzzare in cielo acqua calda ma, a differenza del Old Faithful, il geyser Lady Knox non erutta in modo spontaneo, ma va “solleticato”. Le guide del posto, infatti, gettano nel profondo pozzo un pugno d’argilla che, facendo reazione nel sottosuolo, dà vita all’eruzione. Vicino al parco geotermico naturale, inoltre, è stata da poco costruita una centrale geotermica che, con la sua potenza unitaria di 140 MW, è la centrare che produce più energia al mondo e può essere visitata.
Se non hai ancora organizzato le tue vacanza e ti attizza l’idea di un tour geotermico, ecco dove trovare alcune informazioni in più per organizzare la tua visita ai più caratteristici siti geotermici del Pianeta:
- Laguna Blu in Islanda: www.bluelagoon.com
- Parco di Yellowstone, Wyoming, Stati Uniti: www.yellowstone-park.org
- Parco geotermico di Taupo: www.taupodebretts.co.nz